Fisarmoniche Galanti, Mondaino dalla Valconca al mondo

Mondaino_Museo delle Fisarmoniche Galanti

Le fisarmoniche Galanti hanno dato voce a un piccolo borgo della Valconca nel mondo, trasformando un mestiere artigiano in patrimonio identitario.

La storia delle Fisarmoniche Galanti di Mondaino è una storia fatta di emigrazione e ritorni; un nome che racchiude musica e innovazioni capaci di portare un borgo della Valconca sulle mappe internazionali.
È un filo teso tra botteghe di collina e vetrine di New York, tra il suono di casa e i palchi lontani, oggi raccontato nel museo dedicato a questo straordinario strumento.

La storia delle Fisarmoniche Galanti

Dalle colline romagnole a New York

Le fisarmoniche Galanti nascono a fine Ottocento attorno alla famiglia di Antonio Galanti.
Antonio è un autodidatta, suona la fisarmonica alle fiere di paese che gira con i figli, ai quali trasmette la passione per questo straordinario strumento.

Siamo nel primo Novecento quando il figlio Domenico si trasferisce “alla Merica”; sbarca a Ellis Island come tanti degli emigrati del tempo e inizia a lavorare suonando la fisarmonica nei locali notturni e teatri.

Questo strumento dal suono così particolare ha un successo immediato, tanto che molte delle persone che assistono ai suoi concerti gli chiedono se è possibile averlo.
Da qui l’illuminazione: Domenico scrive al padre chiedendogli di costruire nuove fisarmoniche da vendere negli USA.

Nel 1915 a Domenico si aggiunge il fratello Robusto (Robert), seguito poi da un terzo fratello, Egidio.
Nasce la Galanti Bros a New York, si aprono mercati e si depositano brevetti.
La Romagna entra nel lessico della musica d’oltreoceano.

La fabbrica che cambia un borgo

Con il ritorno in Italia, nel 1924 prende forma la ditta Fratelli Galanti; tra il 1929 e il 1932 sorge lo stabilimento in cemento armato, tra i primi del genere in Italia.

Il paese agricolo diventa officina musicale: dentro, oltre cento addetti presi dalle maestranze locali e arruolati dalle eccellenze di altre regioni; una produzione che vola oltreoceano.

La crescita porta campagne pubblicitarie eleganti, modelli di punta e un’identità estetica riconoscibile.
Negli anni Trenta la fabbrica sfiora le 1500 fisarmoniche l’anno, destinate perlopiù all’export.

Il Dopoguerra

La Seconda Guerra Mondiale porta all’interruzione della produzione: la fabbrica viene occupata e i macchinari nascosti nei dintorni per sottrarli al saccheggio.
La produzione riprende nel Dopoguerra a cura di Angelo, figlio nato fuori dal matrimonio, ma subito riconosciuto dal padre Domenico.
A metà secolo arriva l’idea che cambia il gioco: il dispositivo dei “bassi sciolti” che ne amplia il repertorio.
La fisarmonica viene così sdoganata: da “strumento di paese” a strumento da orchestra, insegnato e suonato anche nei conservatori.

Quando il suono cambia pelle

Con l’arrivo del rock e delle chitarre elettriche, la popolarità della fisarmonica cala.
La famiglia Galanti rimane al passo con le nuove richieste: nel 1959 nasce la GEM, specializzata in organi elettronici, e nel 1969 Viscount International.
Il saper fare di Mondaino si trasferisce in nuove tecnologie senza perdere radici.

Il museo delle Fisarmoniche Galanti

Oggi questa storia straordinaria la puoi vivere al Museo delle Fisarmoniche Galanti, il percorso espositivo che ha sede nell’antica fabbrica Fratelli Galanti, in Via Borgo 68.
Qui si custodiscono strumenti rari, compresi quelli prodotti per il mercato americano prima del 1924.
La visita al Museo diventa così un viaggio nella memoria collettiva di un territorio che ha portato la musica dalla provincia italiana, al mondo, una storia di saper fare e di imprenditori audaci e visionari.

È possibile visitare il museo su richiesta contattando i Musei di Mondaino: